Passione Gourmet Soot - Milano Passione Gourmet

Soot

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Recensito da Alessandra Vittoria Pegrassi

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Vale la visita per

La fine esecuzione dello Chef Minseok.

Visitato il 10-2023

Nella gremita via Pier della Francesca, già densa di insegne di successo, l’imprenditore sud coreano Federico Lj Hu, noto al pubblico della ristorazione cittadina, ha avviato da cinque settimane il suo locale, Soot – che presto ospiterà anche una sala dedicata alla Griglia – in cui propone piatti dell’alta cucina del paese natio contemperandola, grazie all’aiuto dello chef conterraneo Kim Minseok, (reduce da un percorso formativo  presso la prestigiosa ALMA di Colorno e da collaborazioni presso Joia, Lume, Seta e Daniel Canzian ) con un concept di ristorazione europeo e attuale, sia nella costruzione del menu, sia nella riduzione della quantità e del grado di piccantezza di ciascuna portata. Il menu si articola in sei sezioni tra antipasti, primi, secondi, carni, contorni e dessert: iniziamo con un croccante e sfizioso Hashbrown di patate Gwangwondo da intingere in una deliziosa e cremosa salsa di cozze; segue una golosa Frittella di ceci e verdure, accompagnata da kimchi (verdure fermentate) lievemente piccanti; terminiamo gli antipasti  con un elegante Tentacolo di polpo, caratterizzato da spinte di acidità mai eccessive, vestito di un aromatico dressing ai pinoli e allo yuzu, rosei petali di cipolle di Tropea in salamoia e kimchi al finocchio. Giungono poi dei rincuoranti Noodles in stile di Jeju affogati in un sapido brodo di manzo, evocante tutto il vigore del suo midollo, e delle fettine sottili di lingua bollita con, ai bordi del piatto, della pomata di peperoncino da calmierare secondo preferenza; assaggiamo poi due pietanze a base di carne: la Rib eye di manzo marinata con rub, grigliata e poi glassata con salsa bbq alla coreana e della golosa e sapida Pancetta di maiale saltata con salsa piccante. Poi, come tradizione docet, i Banchan, serviti sempre à côté delle portate che completano e danno sapore alle pietanze. Concludiamo la degustazione delle portate salate con un impapabile Egg Bomb, soufflé che rasenta la perfezione, innervato da una potente nota verde e iodata di alghe, mentre il delizioso e morbido Donut, accompagnato da gelato alla vaniglia e crumble, ci regala la soave piacevolezza, assieme già ad un pizzico di nostalgia, di ultimare il nostro intervallo. La carta dei vini di Soot è piuttosto scarna con un’altrettanta purtroppo esigua proposta di Soju, distillato tipico coreano.

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