Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
le Tapas ‘da convidere’, l’atmosfera ovattata a fine giornata e la cortesia del servizio.
Nell’avveniristico e signorile quartiere di Citylife, in Piazza Tre Torri, la medesima proprietà del brand e concept retaurant Bioesseri dei fratelli Vittorio e Saverio Borgia – da tempo in città con due ristoranti di successo di impronta bio – ha avviato qualche settimana fa Casa Bi Contemporary Bistrot, bello, super accogliente e spazioso locale con circa 100 coperti. “In questa casa del gusto” si serve colazione, pranzo, aperitivo, cena e anche dopocena, grazie alla mano dell’executive Chef Federico Della Vecchia che compie con tocco lieve e contemporaneo la ‘mediterraneità. Qui materie prime rigorosamente biologiche vengono esaltate nella realizzazione di piatti dalla forte identità territoriale. Dal menù à la carte del locale scegliamo dalla sezione “Da Condividere” (possibilità di degustarne anche in zona aperitivo abbinando un drink o un calice di vino) delle fragranti e stuzzicanti Panelle siciliane tagliate a bastoncino che irroriamo al tavolo con limone, cubi di sedano rapa, dall’ottima frittura, da intingere in una golosa maionese alla curcuma e del Polpo fritto alla Mediterranea connotato da una corretta consistenza delle sue carni e servito con salsa agrodolce, capperi fritti, terra di olive nere e cipolla in osmosi. Tra gli antipasti di Casa Bi, spicca in tutta la sua componente vegetariana l’Involtino di riso con vignarola di sedano rapa, zucca, verza, crema di prezzemolo e sesamo tostato e stuzzica la Tartare di salmone con erba cipollina, salsa ponzu e ravanelli croccanti. Seguono degli decisamente italici e abbondanti Spaghetti ai quattro pomodori, della Tagliata di roastbeef il cui fondo bruno è saporito ed eseguito a dovere, ma il cui risultato finale è un filo penalizzato dall’eccessiva coriaceità della materia, mentre tenero e succulento il Filetto di salmone, accompagnato da crema di zucca e friarielli ripassati. Per terminare l’intervallo, grandi classici della pasticceria italiana, con una intuibile e simpatica predilezione per le specialità della Trinacria, terra madre della gestione. Carta dei vini improntata in modo coerente su etichette nazionali e con ricarichi equi ma con una proposta piuttosto esigua al calice.