Passione Gourmet Panattonin - Milano Passione Gourmet

Panattonin

StreetFood
Recensito da Alessandra Vittoria Pegrassi

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Vale la visita per

i Panattonin e la piacevolezza del servizio.

Visitato il 01-2024

Nel residenziale quartiere di Monte Rosa, a due passi da Piazzale Zavattari, Roberto Cattaneo ha traslocato assieme al cugino Andrea l’insegna che aveva avviato un paio di anni fa in via Mario Morgantini in zona San Siro. Qui quotidianamente, sette giorni su sette, nasce e si sforna il Panattonin, un panino gourmet dalla trama burrosa e aerea concepito con l’impasto del panettone a doppia lievitazione (dalle 56 alle 72 ore) con l’aggiunta di zucca e miele, imbottito a dovere con ingredienti sia dolci sia salati della tradizione lombarda. Ne è esempio il succulento Panattonin con la Schinca del nimal, composto da stinco di maiale al forno morbido e umido, sfilacciato e irrorato dalla sua salsa e cavolo cappuccio sottaceto, dove viene bene compenetrata la soffice dolcezza del pane con la sapidità della sua carne e l’agrezza croccante dei suoi condimenti. In carta non solo panini gourmet (declinato in 19 versioni) ma anche una vasta scelta di pietanze della schietta memoria regionale che affonda nella tradizione, nella scelta e nel rispetto delle materie cucinate con passione attraverso marinature e cotture a bassa temperatura; proseguiamo così con degli ottimi Mondeghili in versione sferica, teneri e fritti alla perfezione, accompagnati da salsa verde, mentre delude il Baccalà mantecato accompagnato da bocconcini di polenta fritta e salsa al ribes, per la lassità un po’ acquosa del composto. Seguono la confortante, abbondante e saporita Busecca, trippa di vitello alla milanese con fagioli bianchi di Spagna, servita in una bella ciotola calda e El Brasaa’, brasato di manzo al San Colombano rosso doc. Chiudiamo la visita col Panattonin tiepido colmato da una golosa crema pasticcera, allietati dall’estrema gentilezza del servizio e dalle canzoni in vernacolo dell’indimenticato Nanni Svampa, che fanno simpaticamente distogliere l’attenzione dall’allestimento poco ‘caldo’ e un filo impreciso della sala. Carta dei vini piuttosto ristretta ma con ricarichi equi.

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