Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
La centralità dell’ingrediente, la purezza e il nitore di ciascun piatto.
Senza stravolgimenti, in punta di piedi ma con inesorabile continuità, Alessandro Negrini e Fabio Pisani hanno conservato, a volte limato e, in generale, riplasmato nella forma il pensiero culinario di Aimo. Un’idea di cucina che, a 56 anni dall’apertura, ha sempre fatto della centralità dell’ingrediente, dell’importanza del rapporto diretto coi produttori e delle risorse soprattutto del regno vegetale, i suoi punti cardinali. Qui, anche il palato più erudito riscopre la purezza dei colori primari, degli ingredienti perfetti, di una cucina costruita intorno al prodotto e una cura al dettaglio senza eguali, trasversale ai sottili giochi di amaro, acido, salmastro, tracce e stimoli sparsi come allegorie medievali lungo il percorso. Completa il quadro un’intrigante mescita e una carta dei vini con etichette non banali, prestigiose ma scelte con personalità.
Anche in 128 parole la mancata menzione di Nicola Dell’Agnolo può essere definita una pecca :-)