Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
il fascino denso di questo luogo, la pace del giardino e l’offerta delle carni alla brace.
In una quieta vietta, poco distante dal cuore vibrante di Porta Nuova e Piazza Gae Aulenti, in quella che un tempo era una verde campagna, risiede dal 1866 questo storico luogo di ristoro ove gustare classiche pietanze della tradizione milanese e ottimi tagli di carne alla brace nella ampia sala -ristrutturata di recente dai nuovi proprietari Dante e Giuseppe Di Paolo, già gestori di successo del brand A’Riccione – o nel bellissimo giardino, quando il clima si fa più temperato. La cucina di Da Berti è timonata da Fabio Carotenuto, quarantacinquenne di origini partenopee, con molteplici esperienze nel campo della ristorazione, che ha voluto rispettosamente serbare l’identità di questo luogo introducendo solo alcuni tocchi di contemporaneità. Il menù, come anticipato, mette in scena l’intramontabile repertorio della tavola meneghina ove non mancano all’appello il Risotto alla Milanese con pistilli di zafferano, Risotto al “Salto”, la Cotoletta di vitello alla “Milanese” con maionese agli agrumi e patate chips e in versione “vestita” di valeriana e pomodorini. Scegliamo un iter orientato alla carne, esordendo con il Misto crudo dello Chef consistente in due assaggi di Carpaccio di Fassona agli agrumi e di Carpaccio marinato con pomodori secchi e mandorle e tre degustazioni di Tartare: una di Fassona Piemontese battuta al coltello con nocciole, uovo di quaglia e maionese al tartufo, una classica e un’altra di Chianina insaporita da una stuzzicante emulsione di miele e senape, mandorle tostate e sfoglie di Grana. Come opportunamente suggeritoci, concludiamo gli antipasti con un intrigante Tagliere di formaggi “Pre Bistecca” composto da Robiola di Roccaverano con radicchio marinato all’aceto di lamponi, Camembert Cru di Normandia con cavolfiore caramellato al burro, Puzzone di Moena con porro fritto, Toma Occitana con finocchio marinato all’aceto di mele e del Reypenaer con perle di aceto balsamico. Infine, dalla brace, assaporiamo una succulenta e malleabile Costata di Chianina I.G.P. dell’Azienda Agricola San Giacobbe e terminiamo la sosta, con detergenti sorbetti agli agrumi tra cui uno veramente peculiare al Bergamotto di Calabria. La carta dei vini di Da Berti, è di matrice classica con una pregevole offerta di etichette (oltre 800), provenienti da ogni dove, custodite della mirabile cantina sotterranea della antica Trattoria.