MU dimsum
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La possibilità di gustare la cucina tradizionale cinese anche vista attraverso gli occhi delle nuove generazioni.
Adiacente a via Vittor Pisani, la strada maestra che porta direttamente in Stazione Centrale, c’è il ristorante MU dimsum. I proprietari sono Suili e Liwei Zohu, intestatari di altri quattro locali, di cui MU Corso Como e MU Paolo Sarpi in città. La cucina è affidata allo chef Chang Liu, forte di esperienze internazionali tra cui il Noma, e già noto a Milano per il lavoro svolto con Yoji Tokujoshi, adesso alla guida di Bentōteca. Profumi, sapori e cotture che troviamo nei piatti del ristorante sono quelli della tradizione cinese, che è rispettata. C’è però anche la possibilità di gustare i costumi della Cina visti attraverso gli occhi delle nuove generazioni, grazie ad un menù degustazione di otto portate curato dallo Chef, in cui l’Oriente dialoga con il resto del mondo. Manifesto del locale sono i dim sum: proposti singolarmente oppure in una piccola degustazione, la Dim Sum Combo di 5 o 7 ravioli di cui spicca la “Mezzaluna nel bosco” ripiena di funghi e tartufo. Non mancano poi i momenti d’effetto al MU dimsum: il grande raviolo al vapore Yangzhou Tangbao è servito con una cannuccia che serve a berne il brodo prima di mangiarlo e l’anatra alla pechinese, cucinata al momento e servita anche intera, tagliata in sala. In conclusione il gelato fritto che in realtà è un’invenzione europea. Lo chef ci scherza su attraverso una rivisitazione a base di gelato di patata arrosto con tempura e nocciole caramellate. Al MU dimsum l’atmosfera in sala è distesa grazie alle luci soffuse, all’arredamento elegante e a un servizio preciso e discreto curato da Suili.
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