Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
Per una scelta poliedrica di qualità.
All’interno dell’imponente palazzo che ospita l’Hotel Armani – che, visto dall’alto, cela, nell’architettura del tetto, una “A” – ci sono ben tre ristoranti, uno dei quali è meno conosciuto del più famoso Nobu e dell’insegna fine dining del lussuoso hotel. Si tratta dell’Emporio Armani Ristorante che divide gli spazi dell’Emporio con il Caffè, tavola meno sofisticata delle altre ma che, ciononostante, merita attenzione. La brigata di cucina è guidata dal campano Ferdinando Palomba, che si è fatto le ossa in alcuni prestigiosi ristoranti stellati d’albergo, tra i quali citiamo l’Olivo a Capri. La sua è una cucina che contempla ricette e ingredienti distintivi sia del nord sia del sud Italia, ammaliando i palati della clientela borghese e dei tanti stranieri che siedono a questa tavola con innesti gourmet e modaioli che si focalizzano sul gusto. I super classici della cucina partenopea non mancano e, sebbene siano rivisitati con cura, restano saldamente ancorati ai sapori primari delle ricette originali (come le Linguine alla Nerano, ingentilite soltanto sul versante della sapidità e delle consistenze del vegetale). Tradizione ma anche proposte più semplici e internazionali (come il Club Sandwich o la Caesar Salad, ormai una necessità in carta, almeno in zona quadrilatero della moda) o qualcosa di più creativo, come nel caso dell’audace Risotto alla veneziana con seppioline scottate, germogli di piselli e paprika affumicata che riesce nell’intento di ricreare i sapori della laguna veneta, risultando bilanciato nelle acidità e irresistibilmente goloso, con sorprendenti passaggi tecnici come la marinatura delle seppioline nel Koji. Riuscitissimo anche il Polpo con passata di cicerchie e ‘nduja. I dessert seguono uno stile molto classico, ma sono realizzati con la stessa attenzione al dettaglio e alla presentazione. In sala tanti giovani, qualcuno più esperto di altri ma tutti gentili e premurosi. Carta dei vini non ricchissima ma dai ricarichi neanche eccessivi se si pensa al contesto, decisamente orientato verso una clientela più che benestante.