Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
Una imperdibile fusion d'autore.
Milano rappresenta da sempre un luogo in cui tradizione, innovazione e la fusione di differenti culture danno vita a nuovi e interessanti progetti. Bentoteca, inizialmente avviato come delivery durante la pandemia, con il tempo si è trasformato in un vero e proprio ristorante. Alla guida troviamo lo chef Yoji Tokuyoshi, il quale propone un cucina di fusione tra Giappone e Italia. Si spazia da piatti a base di pesce crudo, al ramen, al sushi e sashimi, e a pietanze tradizionali giapponesi con influenze italiane. Ma il vero pezzo forte sono gli Sukiyaki udon e il Kama barbecue. Il primo è un ramen con brodo di manzo che si fregia di udon fatti in casa e della complessità della nota calda di sottobosco apportata dai funghi shimeji. Un piatto magistrale, che rappresenta la complessità della semplicità. Il Kama barbecue, o collare di tonno, è un susseguirsi e rincorrersi di sapori che spaziano dal leggero sentore affumicato della cottura al barbecue, al koshu che ripulisce il palato con la sua acidità e piccantezza e, infine, la salsa yukke, a donare sapidità e umami. Ci troviamo di fronte a una cucina dinamica che fa di autenticità, tecnica, precisione e semplicità i suoi punti di forza. Altrettanto, nella sala sempre attenta e sorridente, si ritrova la giovialità e semplicità della cucina. Unico difetto, forse, la sezione dei dolci, dall’impronta poco personale. La carta dei vini, non vasta ma ben costruita, custodisce all’interno qualche etichetta di piccoli produttori con un focus sui vini bio-dinamici e con ricarichi che risultano in linea con città come Milano.