Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
Una cucina vera che non cede alle mode.
Una storia di successo ormai ventennale, costruita con lavoro duro, grande professionalità e dedizione, un posto che sembra nato per fidelizzare la clientela. Andrea Provenzani ci sa fare – ama il suo lavoro e trasmette entusiasticamente la sua passione per la cucina – e la formula è azzeccata, assolutamente inclusiva, a tutti i livelli. Si sta comunque bene, anche grazie ad una cucina essenziale e concreta, del tutto priva di orpelli. Si può scegliere di ordinare uno dei tre menu degustazione o di mangiare alla carta: il risultato e la soddisfazione non cambiano. Seppur alcuni piatti risultino un po’ demodé, il risotto alla milanese con midollo e liquirizia è superbo e rappresenta una delle migliori interpretazioni, in città. Molto buono anche lo spaghettone al cipollotto – omaggio al grande Aimo Moroni – che, rispetto all’originale, con la piccantezza in più e un filo di eleganza in meno, non sfigura. Il locale ci piace per il suo non essere affatto “gastro-fighetto”, pur trovandosi a due passi dai luoghi della più intensa movida milanese e per il rapporto qualità/prezzo, assolutamente corretto. In una città dove spesso la forma tende a prevalere sulla sostanza, il Liberty da vent’anni racconta una storia diversa.