Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
L’Uovo Centenario, i Bao in varie declinazioni e i noodles.
L’appellativo del ristorante Il Gusto della nebbia, di primo acchito può disorientare lasciando presumere sia un posto di nostalgici della “Scighera” (nebbia in meneghino) e di celebrazione di sapori della Vecchia Milano; in realtà è risultante dalla traduzione in italiano del nome della città cinese di Chongqing- di cui è originario il cuoco e Patron Wu Wei detto “Lampo”- che, per circa 100 giorni all’anno, è avvolta da una spessa e suggestiva coltre di nebbia … È dunque un mero ristorante cinese ubicato nella vibrante zona di Porta Garibaldi; pochi tavoli con una schietta cucina della tradizione– quindi assenti più che giustificati, (alleluia), riso alla cantonese, spaghetti di soia, spring rolls e via dicendo- eseguita bene e con una spiccata predilezione per il gusto piccante. Un plauso speciale per l’“Uovo Centenario” consistente in uovo di anatra lasciato fermentare per un lasso di tempo di circa cento giorni in un composto di acqua, sale, carbone e ossido di calcio che gli conferisce il suo caratteristico sapore e colore nero che, una volta al palato, sdilinquisce le papille desiderandone svariate porzioni! A seguire un succulento, niveo e soffice “Bao” con suino fritto ossia Panino cotto al vapore farcito con tenerissima e aromatica carne di maiale sfilacciata e a seguire una generosa porzione di filettini di petto di pollo in salsa piccante e sesamo. Specialità di Il Gusto della Nebbia, e dunque della casa, anche i noodles proposti in versione extra piccante o più mitigata a seconda di ciò che aggrada al cliente.Si conclude il lieto pasto con una gelatina di frutta, ghiaccio e latte dal gusto poco dolce ma considerata la sapidità delle vivande, decisamente opportuno e rinfrescante. Carta dei vini non del tutto esaustiva.