Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
La carta dei vini e l’intelligente proposta del pranzo
Nel cuore dell’ormai tanto celebrata Chinatown milanese si distingue questa enoteca con cucina di matrice salentina. Qui il nettare di Bacco la fa certamente da padrone: imponente collezione vinicola, che scalda l’ambiente (e, chissà, anche gli animi), da cui attingere per accompagnare il pasto o per un breve pit-stop post lavorativo (menù aperitivo dedicato). Una ventina di posti – contando anche il bel soppalco riservato per un tavolo più numeroso – serviti con grande professionalità, degna di ristoranti di più alto livello. Interessante il tonno tataki con salsa jalapeno, friggitelli, pomodoro arrostito e scalogno, benché a tratti la salsa acidula sovrasti la dolcezza del tonno. Tra le proposte dello chef spicca la pancia di maialino, crema di Castelmagno e cavolo nero. Ottima idea anche il piatto vegetariano: avocado arrostito con asparagi all’aceto balsamico, la cui crosticina abbrustolita cela il suo proverbiale cuore cremoso. Per finire, un insolito tiramisù, composto al tavolo, con caffè versato sulla crema al mascarpone.