Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
la Costoletta, il magnifico giardino e la cortesia del servizio.
Immersa nel paesaggio campestre a Sud della città, questa antichissima osteria con cento lustri sulle spalle (era l’ultima posta prima di arrivare a Milano) è in assoluto il ristorante più “storico” di Milano e provincia ancora in attività. Approntata in un casale del 1500 allestito con candide tovaglie ed eleganti stoviglie, l’Antica Osteria La Rampina ospita all’interno del suo delizioso giardino un glicine secolare che, in stagione, trionfa inebriando e ombreggiando il cortile. Dal 1973, la cucina è nelle mani della famiglia Gagliardi ove i piatti della tradizione (l’Ossobuco di vitello con risotto alla milanese, la Costoletta, la Cassoeula et alia) sono affidati al padre Lino, mentre quelli più contemporanei che vedono anche protagonisti il vegetale e la materia ittica, al figlio Luca che, nel 2014, Gualtiero Marchesi assunse nella sua brigata de L’Albereta. Debuttiamo con l’ottimo Tris d’ostriche francesi fritte in tempura con salicornia e maionese allo zafferano dal risultato ‘crispy’ e iodato permeate da una leggera punta acida e amaricante del vegetale che ne alleggerisce il metodo di cottura e il Savarin di funghi porcini, crema al cerfoglio e gelato al Parmigiano, che però, non evoca grandi sussulti. Tra i primi piatti, scegliamo i Trucioli di ”Gualtiero Marchesi ” al ragù d’anatra dal potente timbro ‘umamico’ e viscoso; segue una gloriosa Costoletta di vitello alla milanese tradizionale (350 grammi) di altezza media, rosea al centro e dalla crostigliante panatura, mentre meno entusiasmanti le Lumache trifolate con porcini freschi, sovrastate dall’opulente sapidità del fungo. Possibilità di concludere questo piacevole intervallo con una Degustazione di formaggi (Gorgonzola al naturale con confettura di pomodori verdi, Castelmagno e miele di castagno, Grana padano locale e Pecorino toscano) o con diversi dolci al cucchiaio. Terminiamo in leggerezza con un rinfrescante Sorbetto all’uva fragola della casa di cui ancora serbiamo nostalgia. La carta dei vini dell’Antica Osteria La Rampina è importante con una proposta di oltre ottocento etichette tra rossi, bianchi e rosé che riposano nella mirabile cantina cinquecentesca e di recente arricchita dall’inclusione di produzioni biologiche e biodinamiche.