Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
Per l'eccellente Una Don (anguilla laccata con salsa teriyaki).
Nella zona che si estende dalla fine di Paolo Sarpi e Piazza XXV Aprile, tra gli anonimi ristoranti etnici di quartiere, c’è una nuova e autentica oasi giapponese che non passa inosservata. Nell’insegna c’è scritto Emoraya – nella cui parola dovrebbe essere contenuto il termine “emozionare” – e si tratta di un izakaya gestito da Takato Sato, premuroso e sorridente direttore di sala, e Shun Himeno, in cucina, entrambi provenienti dalla rinomata Gastronomia Yamamoto. L’ambiente è arredato in pieno stile giapponese -essenziale e moderno – con qualche tocco occidentale.
I piatti sono eseguiti con tutti i crismi imposti dal rigore della cultura nipponica, a cominciare dalla selezione del prodotto giornaliero alle tecniche utilizzate: qualità che traspare in maniera cristallina in piatti come il Kaisen Don, una ciotola di riso con filetti di pesce crudo, aromatizzati con salsa di soia e zenzero, come la Palamita scottata – magnificamente – in stile tataki servita con insalatina e salsa “tonnata” e, per finire, come la specialità dello chef: l’Una Don, ossia l’anguilla laccata in salsa teriyaki, su letto di riso, una delle migliori esecuzioni dell’anguilla che si possano trovare a Milano che per l’abbondanza della porzione servita consigliamo almeno per due persone. Anche i piatti apparentemente più semplici sono realizzati con cura, come la Potato salad, servita con l’uovo barzotto marinato, cetriolo ed erba cipollina. Se si vuole avere un’idea completa di quanto offre questa tavola si può prenotare il menu degustazione di otto portate a 80 euro che viene servito al bancone dello Chef. Carta delle bevande contenuta ma interessante con sakè, birre giapponesi, vini italiani e francesi, e tè.