Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
L'eleganza sofisticata degli interni del locale e cenare nell’unico tavolo, per un romantico tête-à-tête, allestito in saletta.
In zona Repubblica a due passi dalla Stazione Centrale, in via Vittor Pisani alloggia da qualche tempo, ristrutturato con deciso buongusto ed eleganza, quello che una volta fu un tempio e una gloria della storica ristorazione milanese grazie anche ad un giovanissimo Davide Oldani che lo rese un place to be irrinunciabile della mondanità cittadina e non solo. Come avevamo visto, ad oggi Giannino 1899, con i suoi 120 anni di storia, entra di diritto nella Guida dei Locali Storici d’Italia. Digressioni a parte, entriamo in media res, degustando un opaco e un filo disordinato Hummus di ceci al lime, verdure croccanti, composta al limone, chips di quinoa mentre segue un’accattivante Granchio rosso, mango, su un fragrante gazpacho verde e insalata di puntarelle; giungono poi il Risotto alla milanese “riserva San Massimo” con una saporita, ma eccessivamente sovrastante, salsa di midollo di bue e una nota decisa di iodio alle papille con l’appetitosa Fregola mantecata ai crostacei e miso di riso, gamberi rossi e due secondi piatti di pesce: un’esigua Frittura di seppie, scampi, ricciola alle nocciole e maionese ai ricci e un purtroppo infiacchito, sapido oltremisura, Rombo alla piastra, limone, cavoletti colorati, panna acida e caviale. Completiamo la visita con una gradevole Mousse al cioccolato bianco, gelatina alle fragole, spugna ai pistacchi, sorbetto al lime e basilico. La carta dei vini di Giannino dal 1899 ha proposte enoiche non particolarmente sorprendenti.