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L’incantevole giardino e l’Aristocrazia della tartaruga Willy.
Nel centro pulsante della “Vecchia Milano” – più precisamente in una suggestiva via pedonale vicino ad antiche rovine di età romana – dimora il ristorante La Brisa nelle cui sale spira una brezza di ovattata eleganza che si riverbera altresì accomodandosi, con la bella stagione, sotto i tigli del quieto giardino in cui peraltro è possibile incontrare Willy, la tartaruga blasé che da tempo immemore vi sgambetta pigramente. Qui lo Chef Antonio Facciolo allieta con menù creativi e ricette della tradizione milanese in chiave più attenuata e moderna, impiegando ingredienti rigorosamente secondo stagione. Per una pausa più agile a pranzo si può optare per un “Menù del Giorno” consistente di due portate a scelta, acqua e caffè, oppure per quello à la Carte. Di quest’ultimo apre il pasto una stuzzicante Insalata di polpo, piattoni verdi, zenzero al Gin, insalata russa e cialda agli anacardi i cui vegetali impiegati risultano crostiglianti, a seguire Scorfano (pesce secondo pescato) con pak-choi, pesche, zabaione al mango e amaretti, ottimo connubio di contrastanti consistenze ed esotiche sapidità. La carta dei vini di La Brisa è rimarchevole, con offerta di Champagne niente affatto usuale, vini bianchi e rossi stranieri e con opportunità di scelta di vini al calice.