Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
La vista diretta sulla cucina e le sue dinamiche (se si sceglie il bancone).
L’esperienza in cucina di Yoshikazu Ninomiya è iniziata in Giappone, sua terra d’origine, per poi partire alla volta di Milano dove dopo 12 anni ha aperto un nuovo ristorante: Kappou Ninomiya. Con “kappou” (割烹) si indicano le tecniche di base della cucina tradizionale giapponese e la cucina in sé; il primo carattere “katsu” (割) indica l’azione di tagliare con un coltello mentre il secondo carattere, “pou”(烹)significa invece “bollire” o “cuocere”. Questa l’essenza del ristorante guidato, in cucina, dal proprietario, che ha scelto come posizione la zona ovest di Milano. L’ambiente è minimale e raccolto, la cucina e i posti a sedere non sono realmente separati, trovandosi nello stesso ambiente.
Gli ingredienti sono semplici, freschi, provenienti da Italia e Giappone. L’offerta spazia da antipasti come il Takowasa – Polpo marinato nel wasabi fresco – o la Namagaki, Ostrica cruda servita con soia e bergamotto; al Sashimi, Nighiri e Maki fino ai piatti caldi e i fritti come l’ottima Guancia di ricciola alla griglia e il Tori no Karaage, Pollo fritto marinato con salsa di soia e aglio. Spesso presente il Wagyu, di qualità A5, che trova largo spazio nel Wagyu yukke, o in insalata, nel sashimi dedicato, nella bistecca e bollito, fino alla cotoletta Wagyu Katsuretsu. A pranzo, la selezione più ristretta di piatti contempla un’offerta di bento box, come la Jubako Kaisen Special, composta da una selezione di sashimi, gambero rosso e uova di salmone su letto di riso.
In accompagnamento si può scegliere una birra o un vino dalla carta. Il servizio è cortese e attento, premuroso di fornire anche informazioni e dettagli sui piatti.