Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
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Vale la visita per
L'interpretazione del piccione declinato dallo chef in base alle stagioni.
Disinvoltura in sala e una cucina che, complice la solidità della maturità, vanta sempre più equilibrio e, dunque, personalità. Quella di Eugenio Boer (che in alfabeto fonetico si legge Bu:r) sa far vibrare le corde di una golosità voluttuosa imperniata di classicismo e d’eleganza e che ha trovato l’esatta collocazione tra la dimensione pubblica – un certo autocompiacimento nella presenza lipidica di stampo classicista – e privata o, meglio, personale, in piatti che sono “concetti di degustazione” e che spesso raffigurano i passaggi salienti della vita creativa dello chef. Ne nascono passaggi di grande ispirazione e bellezza estetica come Miseria e Nobiltà dove al boršč si combina l’ostrica o l’evoluzione della lepre alla Royale realizzata con ragout di lepre, cioccolato, foie gras, tartufo nero e vino di visciole. Vena intimista, solida tradizione classica e una certa coerenza cromatica: questo, oggi, è Bu:r.