Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
Cheung Fun a volontà
Un ristorante davvero inusuale, lo si capisce sin dall’ingresso. Il locale, in total white, è piccolo e si sviluppa su due piani, grazie ad un soppalco. Tutto è nei dettagli, curiosi ed eccentrici nella loro semplicità. Ci si accomoda su sgabelli, bauli, sedie, alle pareti vi è una riproduzione Gioconda e anche un lenzuolo che ricorda opere di Luciano Fabro. Il menu è chiaro, la specialità del posto sono i Cheung Fun, un piatto cantonese tipico del sud della Cina, una sorta di crespella di riso cotta al vapore da farcire a piacimento, uno snack spesso gustato a colazione. Appetitosa la versione vegetariana, curiosa quella con i gamberi disidratati, goloso quello al maiale. La versione fritta ha una consistenza meno scivolosa e sfuggente rispetto quelli al vapore, più molle. Oltre ai Cheung Fun vi è una proposta del giorno e un dessert gustoso (latte di cocco, fagioli rossi giapponesi, riso nero biologico, ricoperto di riso glutinoso). Tra le bevande spiccano le birre giapponesi (una allo zenzero), e sei varianti di tè. Servizio informale e gioviale.