In una vivace metropoli gastronomica come Milano, è facile lasciarsi ingannare dalle prime impressioni. Tuttavia, il Baratie si dimostra un’eccezione che conferma questa regola. A prima vista si potrebbe pensare che sia il solito cocktail bar come ce ne sono tanti a Milano. Il format è lo stesso che da alcuni anni vediamo replicare continuamente in città: cocktail, piattini formato tapas ideali da accompagnare all’aperitivo e pietanze più strutturate per trasformare l’esperienza in una vera e propria cena. Il tutto in un locale piuttosto anonimo situato in zona Solari/Washinghton, con cemento a vista alle pareti e tavolini da giardino accalcati sul marciapiede. L’apparenza, tuttavia, in questo caso inganna.
Perché non solo i cocktail sono meritevoli, ma in cucina ci lavora qualcuno che sa davvero il fatto suo (nello specifico parliamo di Andrea Cicu, fondatore assieme a Giacomo Sacchetti, Nello D’Acampo e Davide Bavestrelli). Che sia per la materia prima presentata, o per la tecnica di esecuzione, i piattini, concepiti per essere condivisi, si rivelano spesso deliziosi o, quantomeno, interessanti nella loro combinazione di sapori. Tra i diversi assaggi, lo “Spago“, con “Burro-Peperoncino-Aglio” ha un sapore deciso ma il crostaceo riesce a sopravvivere, nel suo sentore, all’insieme aromatico deciso. La Melanzana alla Sassarese ha una cottura efficacie con la buccia che dona croccantezza al piatto. Anche il Maialino con zucchina gialla è un piatto consistente e ben eseguito. Uno dei punti di forza del Baratie è la sua cucina di prodotto. Ingredienti di prima qualità vengono trattati con rispetto e creatività, portando a piatti che raccontano storie attraverso il gusto. Il prezzo, più che ragionevole dei piatti interessanti rende il Baratie il luogo ideale per una cena informale. Non è solo un ristorante da visitare una volta sola, ma un luogo dove è possibile tornare e ritornare, per scoprire ogni volta nuove sfumature di sapori e piatti raffinati.





Salumeria, enoteca con cucina, piccolo bistrot metropolitano. Pranzo, aperitivo, cena o bottiglie e vivande da asporto. Difficile incasellare Salumeria Mazzone in una categoria specifica, ma ci pare facile cogliere la volontà e il desiderio di solleticare le papille, anche quelle dei palati più esigenti. Cristina, proprietaria, pubblicitaria “redenta” ed erede dell’autentica Salumeria Mazzone che un tempo esisteva in Zara, racconta la sua voglia di caratterizzare sempre più la sua creatura: oggi, un’offerta unica in termini di formaggi, italiani e internazionali, e grandi salumi italiani e spagnoli, acciughe e caviale. Un interessante lavoro di ricerca che trova espressione in ottimi taglieri e qualche piatto dalla cucina, con proposte del giorno che spaziano dai risotti alla battuta di fassona e, passando per il vitello tonnato, arrivano anche a qualche interessante dessert. Il vino? Lorena presenta una carta di vini interessante, frutto di altrettanta ricerca compiuta senza diktat, se non offrire vini con un’anima e una storia da raccontare.


