Passione Gourmet Pesce Archivi - Pagina 2 di 2 - Milano Passione Gourmet

Al Grissino

Al Grissino è un ristorante di pesce tradizionale, nato nel 1970. “Locale Storico di Milano” gestito con garbo da Mauro Caggianelli assieme al fratello Pasquale. In cucina una mano solida e sicura, quella di Cosimo Santobuono e dei suoi ragazzi, artefici di questa storia che va avanti, da più di cinquant’anni, in via Tiepolo, in zona Città Studi.

Un acquario e i suoi astici accolgono gli ospiti in una delle sale che compongono il locale, adornato da tante belle piantine. Tra gli antipasti crudi sfilano ostriche, ricci, pesci assortiti e marinati, a seguire, tra gli antipasti caldi, assaggini tiepidi di gamberi e carciofi in insalata e polpo con patate al vapore; tutto cucinato correttamente, ma senza particolari sussulti. Il pranzo prosegue con un gran fritto misto di pesce croccante e con un bel rombo al forno con carciofi.

Per terminare rinfrescanti e vivaci sorbetti di frutta a piacere, proposti anche nelle flûtes corretti secondo il proprio gusto con liquore, a mo’ di “sgroppino” e golosi dessert.

Una carta dei vini con offerte interessanti chiude la proposta del ristorante Al Grissino.

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Ha compiuto due lustri in aprile il ristorante Al Sale Grosso, l’elegante, di bianco vestito, ristorante di pesce ubicato in una residenziale traversa di via Vincenzo Monti, composto da una grande sala principale allestita con cura e attenzione alla privacy degli ospiti fatti accomodare in comodi tavoli ben distanziati tra loro.

Buona l’acustica nonostante la visita in un sabato sera “overbooked”. Si accede al locale tramite una lunga passerella bianca che simula per l’appunto l’accesso ad una grande barca; a darvi il benvenuto il Patron/Comandante Fabrizio con il cortesissimo Direttore di macchina Gianluigi e altri valenti membri dell’equipaggio.

Il menu del ristorante è orientato sull’ottima e freschissima materia prima ittica che negli antipasti crudi (carpacci, tartare e coquillages vari) trova il suo migliore impiego e valorizzazione; antipasto di assaggi caldi della casa eterogenei ma non totalmente appaganti e un po’ freddini. Gustosi gli Spaghetti con polpa di ricci e calamaretti, fritto misto ricco e abbondante e per concludere golosi Bocconcini di pasta sfoglia con crema pasticciera e frutti di bosco. Carta dei vini interessante e piuttosto ampia. Servizio attento, cortese e professionale.

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Terrazza Calabritto è il fratello milanese, senza terrazza, del primo ristorante, sorto a Napoli, situato al primo piano di un edificio di Piazza Vittoria, con una gradevole vista sul mare, poco lontano. Noi meneghini, qui nella sede di Viale Montegrappa, adiacente Corso Como, senza mare e senza terrazza, possiamo ugualmente rinfrancarci lo spirito sorseggiando un drink nel coinvolgente Cocktail Bar, che accompagna la fruizione a ottime tapas di pesce crudo. Locale composto da più sale arredate con cura, morbide poltroncine o sofà sui quali accomodarsi e luci soft che rendono ancora più gradito il desinare.

Il menù di Terrazza Calabritto è ricco di proposte, quasi esclusivamente indirizzate al mare e ai sapori del Sud. Croccante e asciutto gambero in tempura come benvenuto appena accomodati; tra gli antipasti, belle e stuzzicanti Ostriche Gillardeau, un aromatico tris di crostacei allestiti con profumate zeste e agrumi, ed un tonno rosso su salsa guacamole morbida e delicata con chips croccanti. E ancora vermicelli alla granseola succulenti, sugosi e abbondanti, con extra trito di frutti di mare per arricchire ulteriormente il piatto con la generosità insita del nostro Sud Italia e bavette con cozze, vongole veraci, cannolicchi e briciole di pane tostate.

Per concludere con soavità il pasto, un generoso babà umido “al punto giusto”. Cantina ben fornita. Premuroso e professionale il servizio. 

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Giulia è la cuoca di origini pugliesi che da vent’anni è al solido timone di questo piacevole ristorante di pesce in Piazza Gramsci.

Il locale accogliente e dai lignei interni si correda di un ampio dehor prospiciente l’insegna. Ad accoglierci è Mania, la moglie del cuoco che affianca la madre Giulia in cucina, con un gustoso benvenuto della casa: focaccine tiepide al pomodoro. Altrettanto fragrante è il pane, ben assortito e fatto in casa.

Tra la vasta scelta tra antipasti freddi e caldi, spicca il Plateau di frutti di mare a crudo, dalla materia prima freschissima e variegata. Ben fatte inoltre le Alici all’ammiraglia, e la Tartare di tonno viene servita con verdurine in brunoise, insalata mista, arance e limone. Le polpettine di tonno leggermente fuori standard, seppur siano gustose, perdono di sofficità, risultando asciutte. Menzione va fatta per i primi, dove le paste, rigorosamente fatte in casa, sono realizzate con farina di semola di grano antico e biologico come nel caso dei maccheronici al ferretto con un saporito ragù di polpo di scoglio. Tra i secondi l’abbondante fritto misto di calamari, gamberi e verdure si forgia di un’ottima e croccante panatura, mentre la parmigiana di pescespada e melanzane risulta succulenta e gustosa grazie alla salsa di pomodoro che la guarnisce. Conclude il pasto un ottimo cannolo farcito di ricotta fresca di Castelvetrano e pistacchi. Completa l’esperienza una carta dei vini ben orientata ad una selezione nazionale non banale.

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Fratello del più elegante Langosteria, il Langosteria Bistrot è un ristorante frizzante, conviviale e dall’atmosfera internazionale. Nella zona dei Navigli, glamour e di tendenza, mette al centro di ogni suo piatto il pesce nelle sue declinazioni. Il locale non grandissimo, dai tavoli ravvicinati tra loro, da la possibilità a chi lo scegliere di mangiare, oltre che al tavolo, anche al bancone fronte alla cucina o  nel piacevole dehor esterno. Una cucina basata su ricette classiche rivisitate in chiave moderna, qui al Langosteria Bistrot, che propone piatti gustosi e ben presentati, scelti dal menu abbastanza limitato, ma dall’eccellente qualità delle materie prime: la vera forza di tutti i ristoranti del brand. Fiore all’occhiello sono dunque i crudi, nelle versioni al naturale come il sashimi e la battuta, o lavorati come nel caso del tonno rosso alla griglia con scarola strozzata e coulis di pomodoro. Di degno accompagnamento una carta dei vini e champagne molto ricca ed estesa, che si rivela  insieme al personale di sala preparato e disponibile seppur a volte distratto, una proposta milanese di ottima qualità e dall’impronta chic.

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“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”. Questa celebre frase di Virginia Woolf è perfetta per introdurre il Da Noi In, ristorante guidato da Chef Andrea Alfieri presso il piano -1 del Magna Pars, hotel a 5 stelle situato nei pressi di via Tortona. Una cucina rotonda e cremosa, per lo più focalizzata sul pesce, che unisce tra loro ingredienti insoliti. Apre le danze la Terrina di cassoeula con carpaccio di capasanta, zucca e polvere di castagne un piatto che mette in equilibrio sapori forti e contrastanti. Si prosegue con il piatto cult di Alfieri, il Risotto al pino mugo, gamberi rossi e lamponi, e con gli Spaghetti Felicetti con burro, Parmigiano Reggiano 32 mesi, cenere e nocciole dove queste ultime prendono un po’ troppo il sopravvento, rendendo il piatto di una dolcezza eccessiva. Un impianto culinario molto coerente e caratterizzato, da lodare considerando che Alfieri è qui da poche settimane.

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