Nel cuore di Brera, siamo in Via Fiori Chiari, è nato un contendente ambizioso e interessante del gruppo Langosteria. Tra i proprietari il figlio di Del Vecchio, patron di Luxottica, da poco scomparso, che ha voluto ricreare le magie del locale di pesce alla moda e per il pubblico milanese. Il locale è frequentato da una rosa di manager e giovani rampolli della Milano bene, ed è meta per il pesce preparato in tutte le sue forme e le sue dimensioni: crudo, cotto, poco o molto elaborato. I prezzi sono al livello del ristorante, ovvero decisamente elevati, ma la qualità si paga, soprattutto quella ittica a Milano. Da Vesta Fiori Chiari abbiamo degustato una splendida Sogliola di Dover alla mugnaia veramente ben realizzata, una Fregola ai frutti di mare decisamente buona e gustosa, un Tempura e un Poché di pesce fatti a regola d’arte, con materia prima tra il buono e l’ottimo. Il servizio, celere e presente, si è dimostrato disattento, a locale pieno, in alcuni tratti. L’acustica, seppur di recente e preziosa ristrutturazione, non è tra le più favorevoli. Ma Vesta è già diventato in brevissimo tempo un punto di riferimento in Brera per la cucina di pesce di elevata qualità. Completa il quadro una carta dei vini da molte referenze, seppur abbastanza tradizionali e scontate, non solo per l’impostazione del ristorante ma anche in termini di ricercatezza.
Era il 2007 quando Enrico Buonocore aprì la Langosteria 10, in via Savona. Dopo quasi vent’anni quel piccolo bistrot in stile parigino ha avuto una stupefacente mutazione trasformandosi in una delle più autorevoli insegne del panorama della ristorazione cittadina. Oggi il gruppo Langosteria conta ben sei insegne tutte di grandissima affidabilità e differenze tra loro. L’ultimo nato, Langosteria Cucina, condivide le stesse mura dell’insegna ammiraglia. Gli ambienti, dai torni scuri, hanno luci soffuse e tavoli ravvicinati. A differenza degli altri locali, vengono serviti piatti di nuova concezione che, in un secondo momento, troveranno spazio anche negli altri ristoranti del gruppo. La brigata di cucina è guidata dallo storico chef Denis Pedron che si aggira anche tra i tavoli per completare alcune portate direttamente davanti ai commensali. I crudi sono il must, come l’eccellente carpaccio di tonno rosso e salsa tonnata; tra gli antipasti cotti ricordiamo molto buoni i calamaretti spillo all’assassina, piccanti al punto giusto. Il piatto principale, lo chateaubriand di cernia nera alla brace presenta una pregiata materia prima ma è leggermente oltre il punto di cottura perfetto. Non c’è una carta dei dessert ma vengono serviti un pre-dessert e un dessert. Nel nostro caso ci sono stati serviti un sorbetto e un’ottima torta della nonna. I prezzi sono molto alti sebbene la qualità sia fuori discussione. Completano il cadre l’imponente carta dei vini, con un focus particolare sugli champagne, una lista di cocktail studiati appositamente e un servizio informale e accomodante.
“Espressa, unica, per te. Tutto il gusto, la ricercatezza e il ritmo di Langosteria. Anche a Casa.” Perfino lo slogan del sito web di Langosteria a Casa è centrato. Come tutto il resto. La creatura delivery/take away di Enrico Bonocore e il suo solidissimo entourage di Langosteria covava da tempo – e prima della pandemia – questo progetto, pensando a quei dettagli infinitesimali che, come tutte le cose ben ragionate, fanno quella differenza che lascia il segno. Possiamo definirla un benchmark su scala cittadina, considerata la qualità del cibo, l’eleganza del packaging e la genialità di alcuni accessori a corredo dell’offerta (basti pensare al QR Code che vi ricrea l’atmosfera musicale della Langosteria direttamente a casa con Spotify o i contenitori in vetro riutilizzabili). C’è una selezione di crudi lavorati che arrivano con salsine di accompagnamento o preparazioni espresse da riscaldare. La sezione più interessante è quella delle paste fatte in casa, coi condimenti da ravvivare. Si può ordinare solo ed esclusivamente dal sito. La cena viene consegnata dalle 18:30 alle 20:00 o dalle 20:00 alle 21:00 con relativi ultimi ordini alle 17:00 o alle 19:00 del medesimo giorno; stessa cosa a pranzo, sabato e domenica, con la consegna fatta tra le 12:00 e le 14:30 a seconda che l’ordine arrivi entro le 11:00 o le 12:00. Difficile chiedere di più con le tempistiche. Anche la scelta enoica è impressionante: oltre 100 etichette a prezzi decisamente più abbordabili rispetto a quelli del ristorante. Langosteria a Casa è un’esperienza da non perdere.
Nel cuore di Milano, a pochi metri dal Duomo e dal quadrilatero della moda c’è la versione “cafè” della Langosteria. Un locale borghese e versatile, curato in ogni dettaglio, ideale sia per un pranzo di lavoro che per una cena di classe. Il servizio è affidabile, anche quando il locale è affollato i tempi di attesa sono ridotti al minimo. Dalla cucina giungono preparazioni semplici e gustose che esaltano le eccellenti materie prime ittiche con un tocco di originalità, in perfetto stile maison. Oltre ai piatti di crudo, meritano di essere assaggiati i golosi primi piatti. Interessanti anche i fuoricarta, dove può capitare qualche preparazione con un ingrediente o un condimento troppo prevalente. Unica nota stonata, il costo del coperto, troppo elevato. Il locale è attualmente in restyling e riaprirà a settembre.
Il brand Langosteria, a Milano, è sinonimo di qualità. Il Bistrot, a pochi passi dall’insegna ammiraglia di via Savona 10, è una piccola macchina da guerra capace di macinare fino a 200 coperti al giorno. A partire dall’atmosfera che si respira, passando per un servizio di rara gentilezza e per finire, ça va sans dire, con una cucina frutto di una simbiosi perfetta tra l’inarrivabile materia prima e il rispetto della stessa, che si tramuta in piatti semplici, eleganti ed appaganti. Se non volete cedere alla tentazione dei crudi o dello squisito king crab, potete limitarvi ad un assaggio di ottimi primi piatti come la celebre tagliatella con crudo di pesce e bottarga o ad uno degli irresistibili, eterei fritti. Se siete in tanti, invece, è d’obbligo optare per un pesce d’amo di grossa pezzatura. La carta dei vini è pressoché completa e neanche troppo ricaricata. Del servizio s’è già detto. Prenotate con largo anticipo e, se non trovate posto, non preoccupatevi, fanno anche piatti take away.