Dopo aver creato un modello di convivialità eccelso, vini naturali (con chicche provenienti da tutto il globo terracqueo) e piatti istintivi e divertenti con grande materia prima, l’Enoteca Naturale si predispone per il grande salto, ingaggiando da pochi mesi un giovane Chef, Gianmaria Errico, e variando la proposta in maniera integrale.
Oggi qui all’Enoteca Naturale potrete o prendere un aperitivo con qualche stuzzichino semplice, ma ben curato, oppure accomodarvi all’interno per gustare un percorso fisso fatto di 4 piatti, a 40 euro, prezzo apparentemente conveniente, con menù che varia pressoché ogni giorno in base a quanto il mercato può offrire. Il risultato? Altalenante, invero, e non così convincente quanto lo era prima. Perché ora, se la proposta è così inquadrata e fissa, i piatti dovrebbero essere più eloquenti, magnificando gusto, intensità e personalità. Il risultato, il giorno della nostra visita, è stato invece un pasto sotto tono, buono ma nulla di più, con alcuni passaggi dubbi nei primi due piatti: Cetrioli, rabarbaro fermentato, ravanelli marinati e levistico che, se sulla carta prometteva bene, è risultato invece scomposto e slegato nell’insieme; l’Anguria arrostita, pomodori verdi, ribes, maggiorana, origano e ricotta salata assumeva invece al gusto derive non lusinghiere in termini di godibilità dell’insieme.
Crediamo e speriamo in un incidente di percorso anche se, ripetiamo, la proposta fissa non agevola certamente la quadratura del cerchio.



Vinoir è, d’animo, un’enoteca specializzata in vini naturali e artigianali. Trova il suo angolo in Ripa di Porta Ticinese, un po’ discosta dalla movida dei Navigli. Sotto l’insegna si può leggere “Vini, libri, storie” come se altro non si potesse desiderare, e come dargli torto.
Questa enoteca d’autore è nata una decina d’anni fa, dall’intuizione di Gianluca Ladu, creando tramite essa uno spazio totalmente dedicato al vino, alla ricerca, alla narrazione; vendita e degustazione sono tanto legate da aver dato vita ad un piccolo bar à vin in stile francese con l’annessione di una piccola cucina. E così l’insegna è diventata “vini d’autore con cucina“.
La cucina è rigorosamente stagionale, ma sembra di respirarvisi sempre un po’ dell’aria frizzante di primavera, carica di novità. Il menù eguaglia la qualità dei vini, i piatti sostengono gli abbinamenti con cuore e pancia, dando ricco ristoro ad ogni peregrinante appassionato di matrice prime eccellenti. Nell’angolo della cucina troviamo la promettente Silvia Moglie, che riesce a rispettare il prodotto e stupire, con preparazioni maestre. una carta ridotta offre la varietà di assaggi diversi, tra cui l’Uovo poché con spuma patate e porri, radicchio e bottarga o il Tataki di tonno con crema al sesamo, katsuobushi e salicornia, esemplare nell’evidenziare la qualità della materia prima.
Un pasto completo non vi chiederà che 45 euro, a cui ovviamente va aggiunto il costo delle bottiglie, le quali hanno un rincaro, a nostro avviso, corretto ed in linea con la qualità della cucina che l’accompagna. Se vi innamorerete dei vini non disperate, sono disponibili anche d’asporto, ad un prezzo per logica inferiore. Le bottiglie le sceglierete direttamente dallo scaffale.



Negli spazi delal sede milanese di Emergency è nata questa enoteca con mescita e piccola cucina. Solo vini naturali per un luogo ideale per aperitivi in compagnia e per stuzzicare ottimi salumi e formaggi e un piccolo corredo di cucina, 4 piatti in carta salati e due dessert, molto ben eseguiti. Scelta ristretta in cucina ma molto ampia sui vini, da cui pescare chicche veramente originali nel mondo naturale.



Enoteca Naturale, che ha la sede nel cortile di Casa Emergency, è stata tra le prime enoteche ad attivare il servizio di consegna a Milano durante il lockdown. Ben presto, alla vasta selezione di etichette ça va sans dire biologiche e naturali, ha affiancato durante i week end dei delivery box, noti come ‘foodroulette’ dai nomi irriverenti e originali. Due menù alternativi composti da tre portate più un dolce; le pietanze sono già assemblate e da consumarsi fredde oppure solamente riscaldate. Nella foodroulette “congiunti”, sono stati i piatti più semplici quelli di maggior interesse, molto saporiti gli asparagi grigliati accompagnati dalla salsa gribiche a base di uova e senape. Ottimo il macco di fave rinfrescato dal limone salato, troppo monocorde invece il gusto della fregola, in cui predominava la scapece di cozze. L’ordinazione può essere fatta direttamente dal sito web, i prezzi sono corretti.




