Tec Restaurant

Nella costellazione di ristoranti milanesi, continuiamo ad assistere a nuove e appassionate aperture, pronte a lanciarsi nella difficile sfida tra la spietata concorrenza cittadina gourmet. Questa volta ci troviamo in Porta Romana, in una zona piena di locali e tavole di ogni genere. Deus ex machina di questo nuovissimo progetto è Luca Scielzo, ristoratore già attivo nel settore, oste e sommelier che sa sicuramente il fatto suo. L’idea è di proporre qualcosa che abbia un piglio creativo ma accessibile, focalizzandosi su una proposta pescetariana con qualche, ormai tassativa, proposta vegetale. Dietro ai fornelli troviamo il vincitore di Hell’s Kitchen, Mirko Ronzoni, affabile e piacevolissima personalità che ha deciso di mostrare le sue capacità scendendo in campo con Tec, ristorante dall’atmosfera “urban chic“, tra luci soffuse e cantinetta ricavata, a vista. Quaranta coperti e l’ormai immancabile Chef’s Table. Troviamo sapori dal Mondo e preparazioni dal respiro internazionale come il Bao farcito in questo caso di polpo, burrata e zesta di limone, o la Reinterpretazione del ceviche (branzino, latte di cocco, guttiau e clorofilla di prezzemolo). Menù ampio con due formule principali per pranzo (business lunch veloce) e cena, oltre ad un paio di percorsi di degustazione, tra cui spicca “Ottanta Nostalgia“, che rivisita piatti classici del periodo “yuppies” con sguardo personale dello Chef. Tra i piatti assaggiati merita una menzione il Tataki di tonno rosso vitellato che può sembrare l’ennesima rivisitazione del vitello tonnato ma colpisce per l’inaspettata cottura e il sapore incisivo del pesce. Ronzoni non si inerpica per strade tortuose presentando sapori ben decifrabili e cercando di valorizzare un prodotto selezionato con cura. La carta dei vini, ha molte referenze con possibilità di gustare grandissime bottiglie anche alla mescita. In questo periodo storico difficile, la proposta di Tec rappresenta una sfida ambiziosa che ci auguriamo possa essere vinta.

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