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CUCINA
CANTINA
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Vale la visita per
La cortesia e il savoir-faire in sala di Giorgia Codato e Mauro Salerno, gli inappuntabili proprietari.
A pochi passi da Brera, nella parte meno congestionata e più quieta della Via Moscova, ci accoglie Horteria, piacevole ristorante in attività dallo scorso ottobre 2022, fratello di quello avviato cinque anni prima a Mirano, anch’esso germogliato dalla passione di Giorgia Codato per la buona cucina e il rispetto rigoroso verso la stagionalità degli ingredienti vegetali che giungono in larga misura dall’orto di famiglia. Esordiamo con il menu degustazione articolato in sei portate assaporando una vivace Vignarola composta da favette, piselli, carciofi (esemplari) e tocchetti di “guanciale” vegetale trompe-l’oeil” di rapa di Chioggia e a seguire un divertente Puledro sgombrato – rivisitazione giocosa e ben riuscita del consueto Vitello Tonnato – ove il puledro taglia il traguardo vincitore galoppando in una vivace salsa di sgombro affumicato, taccole fermentate e miele acido. Giungono poi, tra i primi, il Risotto mantecato all’olio riserva “Domus Salerno”, bruscandoli e crema di mais tostato presentato purtroppo però in una versione extra large poco consona ad un menu degustazione e dei succulenti Ravioli alla granceola, canocchie, gamberi rossi e loomi, irrorati generosamente al tavolo con dell’olio alla bisque; chiudono i secondi , l’Horto – piatto signature fortemente desiderato dalla padrona di casa Giorgia – allestito con un assortimento di verdure cotte, crude e fermentate provenienti dal campo di sua proprietà e il trancio di Nasello accompagnato da foglie di tarassaco e fagiolini. Terminiamo questo piacevole intervallo con la Bavarese al popcorn, gelato alla patata e vaniglia e spugne alla noce moscata. La carta dei vini di Horteria sorprendente per l’ottima varietà e l’accurato orientamento verso il mondo Bio.