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Il lobster roll... ed è subito New England
Riaperto nella sua storica sede nel cuore della città e a pochi passi dal Teatro La Scala, il Sant Ambroeus torna a Milano dopo aver esportato il suo format collaudato oltreoceano puntando soprattutto sulla sua anima gourmet di ristorante. Il locale, che abita la sua antica sede fondata nel 1936 come caffè e crocevia della vita milanese di allora, esprime la crasi meneghino-newyorkese non solo nel menù ma soprattutto nell’allure dell’accogliente ristorante. L’ambiente conserva e valorizza, infatti, la sua anima elegante, seppur risulti un pò rumoroso se a piena capienza. La proposta gastronomica, affidata a Iacopo Falai, vede i classici della cucina italiana, in particolare meneghina, come la rosata Cotoletta di vitello alla milanese o l’Osso buco con riso allo zafferano al salto, alternarsi a proposte più american style come il New York Strip Steak. Equilibrati e ben eseguiti risultano i vari piatti, come nel caso de La nostra tarare di manzo, contemporanea e dalla gradevole nota spicy, o il goloso e piacevole Risotto, crema di scampo, aragosta, compressione di mela verde e aneto, con netti e piacevoli rimandi al Sud d’Italia. Di chiara influenza dell’altro lato dell’Atlantico l’ottimo Lobster Roll dal New England, dove l’astice si forgia di un pane burroso e voluttuoso e di ottime patatine home made. Da apprezzare è la presenza in carta di piatti come il Pollo alla senape o il Branzino al vapore, per chi non voglia strafare e non deve doversi giustificare con nessuno per la richiesta di un eventuale fuori carta. La carta dei vini di Sant Ambroeus vede etichette italiane, con un’ampia selezione di vini naturali del territorio. Un buon indirizzo, seppur risulti oltre la media meneghina il suo rapporto qualità/prezzo.