Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
Le “moeche” secondo stagione e le fragoline di mare.
Questo elegante ristorante, ubicato dal 1967 nell’antico Casello del Dazio di Piazzale Cantore in zona Porta Genova, è un approdo, un “Porto” sicuro nel “mare magnum” dei ristoranti di pesce milanesi supportato dalla presenza in cucina, da oltre tre decenni, dello Chef Emilio Mola. Entrando, una bella teca con le proposte del pescato e, sulla sinistra, una sorta di bancone in stile giapponese al quale potersi accomodare per venire serviti assistendo “live” alla preparazione dei piatti e per una sosta più celere e meno impegnativa. Il Patron di Al Porto, Domenico Buonamici, da sempre accoglie con quel giusto garbo e misurato distacco di chi sa bene come approcciare la sempre vasta clientela affidandola ad un disinvolto ma puntuale servizio ai tavoli. Appena fatti accomodare nel giardino d’inverno, viene omaggiato uno stuzzicante assaggino di moscardini semi affogati in una morbida polentina.
Un “Porto” sicuro
Tra le entrées scelte, tre tipi di Ostriche (Gillardeau, Irlandesi – strepitose – Fine de Claires) e tartufi di mare. Come primo piatto Risotto al curry e gamberi dai chicchi “scoppiettanti” e dall’essenza cremosa e aromatica, deliziose “fragoline di mare” ripassate in padella con un gustosissimo intingolo in bianco e una fresca selezione di Crudi composta da Tartare di tonno e ricciola, scampi e gamberi rossi. In carta, una buona prevalenza di risotti assortiti, con altre proposte di pasta e zuppe. I secondi piatti in lista consistono in grandi classici della cucina nazionale e versiliese trattati sempre con mano salda e con buone offerte di “pescato” del giorno. Ottimi dessert “maison” e sorbetti detergenti a concludere la sosta Al Porto.
Carta dei vini nella media, senza grandi sorprese.