Valutazione
CUCINA
CANTINA
AMBIENTE
SERVIZIO
Vale la visita per
L’atmosfera lussureggiante in primavera.
Su una strada privata, l’affaccio su un verdeggiante giardino interno, bellissimo, più che romantico. La cucina di Tommaso Arrigoni, di tendenza manierista, lavora di preferenza su toni che virano al dolce, e qualche accento sapido-acido, giocato alla rovescia: le prime portate sono dolci, per poi prendere di intensità man mano che si prosegue nel menù. Tutto è giocato col cromatismo del verde, tutto è pervaso di una vita intima primaverile, ricca di clorofilla. Molto buoni i ravioli con gli scampi, inficiati solo dalla pasta un po’ spessa, così come i paccheri in cui la nocciola, la parte verde del sedano e il gusto ittico di sottofondo si sposano creando un inusitato sodalizio tra muscoli e leggiadria. Interessante l’animella di vitello che, nonostante la dolcezza, trova la sua risoluzione nell’amaro fresco della puntarella, a movimentare il tutto. Peccato solo per il servizio, piuttosto lento.